lunedì 25 gennaio 2016

Faccia a faccia tra sigma DG 70-300 macro APO e Pentax DA 55-300. terza parte

Storia di una débacle

 Il titolo sarà forse un po' impietoso, ma il DA 55-300 mi ha deluso proprio in quello per cui doveva eccellere rispetto al concorrente: la risolvenza.
Intendiamoci: parliamo sempre di obiettivi "budget", di lenti che hanno un ampio intervallo di prestazioni tra esemplare ed esemplare, per cui la mia non vuole essere una recensione "definitiva". Però... vabbè, non anticipo niente.


La storia

Approfittando delle condizioni meteo favorevoli e sfavorevoli (ovvero giornate illuminate da un bel sole e molto fredde e giornate uggiose e quindi "poco contrastate") ho fatto un po' di prove mettendo il Pentax DA 55-300 ed il Sigma DG 70-300 apo davanti alla ks1 (molto più "ostica" della k7 per questo tipo di confronti) e scattando in modalità manuale con entrambi gli obiettivi.
Non posto le immagini, perché alla fine è abbastanza inutile visto che viene confermato quello che emerge da test come quelli su DXomark tra obiettivi o, a parità di obiettivo, dove la "vittoria" o la "sconfitta" dipendono anche dall'accoppiata ottica-sensore. 
In generale posso dire che:
  • i file jpg sono molto simili, ma il pentax soffre alla massima apertura, probabilmente di coma, per cui credo che il difetto sia comune indipendentemente dall'esemplare;  il "coma" determina un leggero effetto "flou".
  • a 300mm entrambi gli obiettivi sono sostanzialmente inusabili a massima apertura, ma questo lo sapevo
  • rispetto alla k7, nella ks1 il sigma si comporta decisamente meglio, con tutti i suoi limiti; quello che mi ha stupito della ks1 è la capacità di recuperare sia il contrasto sia la corretta temperatura del colore, cosa che nella k7 viene "toppata" alla grande; non ho provato in presenza di luci artificiali "calde", che sono un vero banco di prova per esposizione e messa a fuoco della k7 con il sigma.
  • in entrambi i casi la macchina sottoespone di circa 1 stop (si vede chiaramente sviluppando il raw con la semplice demosaicizzazione di dcraw)
  • a qualsiasi lunghezza focale e con apertura variabile tra f4 e f8, a parità di immagini ed impostazioni, il pentax si dimostra al limite pari il sigma, che però è sempre più risolvente alla massima apertura alle focali misurate
  • i file raw, ma qui mi metto in mezzo anche io perché ancora non ho capito bene come lavorare con i file della ks1, non ribaltano i risultati rispetto ai jpg; i file raw con la semplice demosaicizzazione del pentax sono leggermente più bui dei rispettivi sigma, confermando quanto misurato nelle prove di DXomark

...alla fine della storia

Tirando le somme, devo dire che un po' di delusione per questo Pentax DA 55-300 c'è, ed è inutile negarlo. 
Ripeto, sono obiettivi che possono variare molto di qualità da un esemplare all'altro, ma il "colpo d'ala" che mi aspettavo non c'è stato, ed anzi in alcune condizioni c'è stata una netta superiorità del sigma.
Ora, ammetto che probabilmente ho un esemplare buono del sigma, cosa confermata da più di qualche "indizio" nel tempo, ma alcune caratteristiche del pentax che ho notato (ad esempio la maggiore lentezza con cui si porta a fuoco) sono caratteristiche comuni e non legate al particolare esemplare.
Il grosso vantaggio del pentax è la maggiore duttilità, che non ho avuto modo ancora di testare sul campo, ma posso assicurare che i 70mm minimi del sigma sono davvero un grosso limite nell'utilizzo su apsc di questi obiettivi. Il quick shift focus è utile, ma lo diventa soprattutto quando si va a fare un minimo di fotografia naturalistica, che normalmente non faccio. Gli altri svantaggi del sigma sono l'utilizzo più difficoltoso del filtro polarizzatore, legato al fatto che l'elemento frontale avanza ruotando, ed in generale la scarsissima frizione del meccanismo di zoom, per cui la focale "salta" se si lascia la fotocamera con l'obiettivo montato su un cavalletto e si cerca di fotografare in alto o in basso.



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